“una persona troppo stupida, non è in grado di riconoscere la propria stupidità”
Viviamo in un’epoca dove, grazie ai media e ai social, tutti si sentono in diritto – o addirittura quasi in dovere – di esprimere la propria opinione su qualunque argomento, o ancora meglio di discuterne ostentando una conoscenza che in realtà è puramente illusoria. Ti è familiare?
Quante volte ti sarà capitato di esprimere un determinato parere o di sentirlo da qualcun altro su un determinato tema, senza averne una reale competenza?
Succede quando vedi una partita di calcio e credi di saper scegliere meglio la formazione rispetto al coach, oppure quando il Ministro dell’Economia sta per prendere un’importante decisione per il Paese e tu…credi di avere la giusta manovra finanziaria in tasca.
Oggi siamo tutti coach, economisti, medici, ingegneri e, a dirla tutta, pensiamo di essere tutti un po’ tuttologi. È successo anche a te?
Hai mai sentito parlare dell’effetto Dunning-Kruger?
L’interpretazione errata di un concetto chiave, può convincerti di un qualcosa che non trova affatto riscontro nella realtà, e ciò può portarti a delle conseguenze disastrose.
Questo tipo di distorsione cognitiva è stata analizzata nel 1999 dagli psicologi David Dunning e Justin Kruger della Cornell University, con uno studio che mette in evidenza come individui, poco esperti in un campo, tendono a sopravvalutare le proprie abilità auto valutandosi, a torto, esperti in quel campo.
Contrariamente, persone davvero competenti tendono a sminuire o sottostimare le proprie reali competenze.
Com’è stato scoperto l’effetto
Dunning-Kruger?
Nel 1995 a Pittsburgh, negli Stati Uniti, un tale di nome McArthur Wheeler, assiste a un piccolo gioco di prestigio a casa di un amico. Questo, per impressionare Wheeler, sostituisce l’inchiostro con del succo di limone e scrive una serie di frasi su un foglio di carta, che, però, all’apparenza sembrano invisibili, fin quando l’amico non avvicina una fonte di calore come quella di una candela e…ABRACADABRA! Ecco apparire il testo sul foglio!
Appunto, si tratta di un vecchio trucchetto da fare a casa per impressionare gli amici. Ma il povero Wheeler si convinse fermamente che il succo di limone potesse renderlo invisibile! Dunque, cospargendosi il viso di succo di limone, Wheeler mise a segno in un solo giorno una serie di rapine in banca (!), assolutamente convinto di essere INVISIBILE.
Peccato che poche ore dopo venne arrestato dalla polizia, che lo aveva identificato con semplicità con l’ausilio delle telecamere di sicurezza della banca.
Questo esilarante fatto di cronaca stupì gli studiosi David Dunning e Justin Kruger, non solo per le circostanze bizzarre, ma soprattutto per la testata e assoluta sanità mentale di Wheeler, che convincendosi delle “invisibili” proprietà del succo di limone si credeva un inafferrabile criminale.
Gli studiosi della Cornell University ipotizzarono che una persona troppo stupida, non è in grado di riconoscere la propria stupidità.
In seguito, Dunning e Kruger condussero una ricerca su un campione di persone sulla loro autocoscienza e autovalutazione delle loro capacità e conoscenze. Lo studio gli valse l’IG Nobel Prize, il premio conferito ogni anno alle ricerche più improbabili.
Il risultato?
Lo stupido senza competenze si sopravvaluta; contrariamente chi è intelligente e accresce la sua conoscenza tende ad avere dubbi sulle proprie abilità, o addirittura pensa di non essere mai all’altezza della situazione.
Pensa che questo paradosso avviene continuamente nella vita di moltissime persone per mancanza di autocoscienza.
«L’ignoranza genera fiducia più spesso della conoscenza» [Charles Darwin]
Le persone più incompetenti non hanno l’abilità di riconoscere la propria incompetenza e si credono meglio di ciò che sono in realtà.
La naturale conseguenza di questa mancanza di autocoscienza è che qualora non dovessero ottenere i risultati sperati in uno specifico campo – come spesso capita – cercherebbero scuse e capri espiatori per giustificare i propri fallimenti, anziché farsi due domande.
Persone senza conoscenza tendono ad avere una grande fiducia in sé stessi, pur vivendo in uno stato di totale ignoranza.
Invece, chi riesce a migliorarsi ed acquisire nuove conoscenze, capisce quanto poco sapeva prima e inizia a perdere la fiducia in sé stesso.
Anche se in un primo momento non sembra, questa è la strada giusta! Poiché, una volta diventati esperti in un determinato argomento, conoscendolo approfonditamente, si riguadagna la propria fiducia e si è DAVVERO più preparati degli altri.
«Coloro che hanno certezze sono stupidi, mentre quelli con immaginazione e comprensione sono pieni di dubbi e di indecisioni» [Bertrand Russell]
Lo studio dell’effetto Dunning-Kruger ti spiega che noi umani non siamo bravi ad auto valutarci e dobbiamo imparare a farlo. È importante avere fiducia in sé stessi, ma lo è di più avere autocoscienza, per evitare di fare la fine del Sig. Wheeler.
L’accesso immediato a quella moltitudine di informazioni che ci fornisce internet, ha dato a molti di noi l’illusione di essere tanto intelligenti quanto sapienti. E i social non hanno migliorato questo fenomeno.
«I social media danno diritto di parola a legioni di imbecilli» [Umberto Eco]
La maggior parte di noi crede di essere meglio di quello che in realtà siamo, e questo tipi di distorsione cognitiva riguarda più o meno ognuno di noi. Tantissimi di noi.
Quindi, adesso, torniamo al quesito che ti ho posto all’inizio: Sei davvero tanto intelligente?
Se non vuoi essere vittima di questo bias cognitivo e illudere te stesso sulle tue reali capacità e competenze ti elenco qui di seguito le TRE REGOLE D’ORO che ti aiuteranno a non essere un idiota inconsapevole.
Le TRE REGOLE per non essere un IDIOTA INCONSAPEVOLE
– Scegli bene le tue fonti di informazione.
Quando ti ho parlato del “potere” di internet, l’ho fatto facendo riferimento all’enorme mole di informazioni che la rete mette a tua disposizione. Ma bada bene: ho detto informazioni, che non sono necessariamente tutti dati verificati e attendibili. Anzi.
Da poco è stato coniato un nuovo termine: infodemia “Circolazione di una quantità eccessiva di informazioni, … che rendono difficile orientarsi su un determinato argomento per la difficoltà di individuare fonti affidabili.”
La fame di denaro di alcuni “sitarelli” che fanno pseudo informazione porta spesso loro a pubblicare fake news acchiappaclick (o clickbait se preferisci) dai titoli incredibili e, ciò che è peggio, supportate da migliaia di “like” e condivisioni.
Questo genere di informazioni, oltre a diffondere falsi contenuti, grazie al potere dei social appena descritto, provocano l’affossamento dei contenuti genuini e verificabili con fonti attendibili nei risultati di ricerca.
Proprio Umberto Eco, Premio Nobel per la Letteratura, nel corso del suo discorso tenuto all’Università di Torino ricevendo la laurea honoris causa in “Comunicazione e Cultura dei media” riconosce l’importanza dei canali d’informazione genuini e verificabili, spiegando che dovrebbero “filtrare con équipe di specialisti le informazioni di internet perché nessuno è in grado di capire oggi se un sito sia attendibile o meno”.
Il proliferare delle false informazioni o delle cd. “bufale” censurano la vera informazione.
Come?
Con vera e propria censura indiretta provocata da chi supporta questo genere di notizie, dando risalto con la condivisione ceca e furiosa.
Ogni contenuto genuino e verificabile cita sempre la sua fonte alla fine di un articolo, oppure inserisce i suoi riferimenti nel corpo del testo o altre prove verificabili da chiunque.
Un po’ come un esperimento scientifico: una prova che se descritta e riportata con informazioni verificabili, può essere compresa e verificata da chiunque. Chiaro no?
Quindi, seleziona e verifica sempre le tue fonti di conoscenza!
– Leggi integralmente le tue informazioni.
Se già sai come districarti nel mare della conoscenza di internet (ma anche con un buon libro), non ti resta altro che LEGGERE. Ma leggere sul serio e nella sua interezza i contenuti che hai scelto per formarti. Non pensare che ciò che ti ho appena detto sia una cosa così scontata. Internet, con le sue pagine web e i suoi “link” ha abituato i nostri occhi a una lettura rapida e discontinua, che si rivela spesso incompleta e distorsiva.
In altre parole, non fermarti a leggere solo il titolo di una notizia e appena il suo “cappello” introduttivo. Leggi TUTTA la tua fonte di conoscenza. LEGGI TUTTO IL CONTENUTO.
– L’incredibile forza dell’Umiltà.
La regola più importante per non essere uno stupido disinformato è riconoscere e applicare il potere dell’Umiltà. Scritto con la “U” maiuscola. Perché questa sensibile ed efficace proprietà ti permette di riconoscere davvero le tue capacità. Tornando alla coppia di studiosi Dunning-Kruger, i loro studi hanno rilevato che gli incompetenti tendono a rifiutare totalmente ogni forma di criticismo e non hanno nessun interesse a migliorarsi, questa è la ragione secondo molte persone vivono la loro intera esistenza nella mediocrità. Cosa manca loro?
Sì. Hai indovinato. Umiltà.